Lui è il mio Maestro

Ho conosciuto Fiore tanti anni fa, ero un bambino, avevo 11 anni.

Avevo dentro di me questa immensa passione per il Judo, una disciplina che quasi non conoscevo ma che, chissà perché, mi aveva preso così tanto…

La fortuna ha voluto che vicino a casa mia aprisse questa nuova palestra, la sezione judo della “Sempre Avanti”. Ovviamente ho desiderato tantissimo iscrivermi e a nulla sono serviti i pareri contrastanti dei miei genitori…ho insistito tanto finché non sono riuscito ad averla vinta.

Ricordo ancora la prima lezione nella grande palestra.

C’era questo piccolo Uomo assieme ad un suo collaboratore, che ci parlava con tanta passione di quel che stava insegnando.

Diceva cose a noi sconosciute di questa disciplina e parlava, parlava tanto…

Lui aveva un dono.

Quando parlava non potevi fare a meno di ascoltarlo…non so…trasmetteva passione, energia e io rimanevo incantato ad ascoltare quel che diceva.

All’inizio era solo judo. Bello, preciso, efficace, ma solo judo.

In breve tempo però quel che diceva, come lo diceva, ha cominciato ad educarmi e a guidarmi, come se una mano invisibile mi avesse preso e indirizzato verso un percorso, che è stato poi il mio percorso di vita.

Lui era la sincerità, non ti illudeva, non ti diceva che eri bravo anche se non lo eri. Lui ti diceva dove non eri bravo, però ti dava sempre la soluzione.

Era severo, a volte molto severo, ma sempre giusto. Mai una volta è stato offensivo nei nostri confronti e questo lo sentivamo tutti. Era semplicemente il nostro Maestro ma anche uno di noi, in tutto e per tutto.

La comunicazione era il suo dono.

Maestri (da sinistra): Francesco di Feliciantonio, Alessandro Minelli, Alessandro AnsaloniCi ripeteva spessissimo le sue avventure, i suoi aneddoti, le sue esperienze di vita.

A volte era un po’ sgrammaticato e tra di noi scherzosamente lo prendevamo in giro, ma pur con questo modo semplice di parlare noi rimanevamo ad ascoltarlo per ore.

A volte l’ho (bonariamente) invidiato per il suo carisma.

E’ difficile descrivere quello che ha dato a tanti di noi, so che veramente molti di noi gli debbono qualcosa.

Io personalmente gli debbo tantissimo, è stata la mia guida per l’uomo che sono diventato e per i principi che seguo.

Ho passato con lui ore e ore sulla materassina, ho sudato, ho pianto ma sono cresciuto forte e in grado di affrontare le difficoltà della vita.

Non ho mai smesso di frequentarlo, ultimamente un po’ meno, ma siamo sempre rimasti in contatto stretto.

La sua passione non si è mai spenta.

Negli ultimi tempi l’ho accompagnato ad assistere agli allenamenti dei ragazzi nella palestra che frequento. Ricordo ancora la sua commozione nel poter entrare ancora in palestra e salire sul tatami, i suoi occhi lucidi e i ringraziamenti infiniti per avergli fatto rivivere ancora una volta quei momenti, quasi sapendo che probabilmente sarebbero stati i suoi ultimi.

Pre agonisti del Judo del Budokan Con il Maestro Alessandro MinelliHa avuto grossi risultati sportivi a tutti i livelli con i suoi atleti e ha scritto un pezzo di storia del judo italiano, una persona unica.

Era uno che non aveva paura di nulla, quando eravamo con Lui sapevamo che eravamo sempre difesi e la stessa cosa facevamo noi con lui.

Si è sacrificato sempre tantissimo per noi e per far crescere la palestra sacrificando il suo tempo anche a discapito della sua famiglia. Mi diceva spesso che gran donna fosse sua moglie Wilma e dell’orgoglio che provava per le sue figlie Federica e Debora.

Tante cose potrei dire su di lui, ho avuto l’onore di conoscerlo bene.

Mi piace pensare che ci sia un paradiso di judokas e tu possa essere lì, a continuare ad essere il Maestro e a praticare la tua passione.

Ora te ne sei andato e probabilmente mi mancherai. Mi mancheranno le nostre chiaccherate, i tuoi consigli, il tuo modo di fare…di te mi rimane la tua cintura, un preziosissimo ricordo che custodisco appesa in casa.

Ma sei stato così presente e importante nella mia vita che mi basterà chiudere gli occhi per vederti e sorridere ascoltando le tue interminabili storie ripetute mille e mille volte…e sicuramente così mi mancherai un po’ meno.

 Buon viaggio Fiore

 Alessandro (Sandro)

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