OTTO INCONTRI VINTI VALGONO UN DECIMO, DUE NONI E UN SETTIMO POSTO
Fine settimana importante per il judo nazionale: Il Centro Olimpico di Ostia ha ospitato le finali dei campionati italiani Under 18.
Quattrocentosette i maschi e duecentotrentanove le femmine che, essendosi imposti ai vertici delle classifiche nelle fasi di selezione regionali, sono scesi in campo per aggiudicarsi i titoli tricolori 2015. Ben quattro gli Atleti del Budokan Institute che hanno partecipato alla fase finale (una delle formazioni più numerose della Regione).
Positiva per tutti la prova che ha visto i giovani atleti bolognesi vincitori di ben otto incontri, migliorando il loro risultato rispetto a quello dello scorso anno ed entrando tutti nella Top Ten delle classifiche nazionali.
Nella categoria dei medi maschili (con cinquantasei atleti a contendersi il titolo) Mattia Castellani si attesta al 10° posto dopo avere vinto due incontri: il primo con il laziale Fabrizio Padovani e il secondo col campano Antonio Raucci. Femato dal sardo Lorenzo Serra, cede ai recuperi con il friulano Kenny Bedel.
Nei pesi leggeri maschili (trentuno atleti in lizza per il titolo) settima piazza per Andrea Bertuzzi (stesso risultato del 2014) che si sbarazza nell’ordine: del campano Thomas Quaranta e del ligure Gabriel Mazzetti. Fermato dal siciliano Gabriele Greco (che vincerà il bronzo), batte ai recuperi il marchigiano Mattia Iacomucci e viene fermato di nuovo dal piemontese Leonardo Mella.
Nono posto per Daniele Gasparri nella categoria dei medio-massimi (sui trentacinque partecipanti). Partenza bruciante con vittoria sui piemontesi Christian Storto (numero tre della ranking lista nazionale) e Steven Rizzo. Stop col lombardo Luca Quagliana e, ai recuperi con il ligure Lorenzo Parodi.
Nono posto anche per Emma Castellani nella categoria dei leggeri femminili (sedici Atlete a contendersi il titolo). Bella vittoria con la piemontese Cecilia Pedullà (nonostante fosse preceduta dalla stessa nella ranking list nazionale). Stop con l’altra piemontese Rebecca Miglino e, ai recuperi con la veneta Chiara Colbacchini.
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